Poche battute per rendere chiaro un concetto, quello relativo alla "politica della delega perdente" all'ATO Rifiuti. Che un partito o chi per esso opti affinchè un Sindaco  ad inizio mandato "deleghi" ad un altro Sindaco, che va a scadenza, la propria possibilità di "fare" il Presidente dell'Ente Rifiuti è quanto di più sbagliato possa esserci a livello politico. L'Ente, come principio e regolamento va rappresentato, guidato da un Sindaco e questo è o dovrebbe intendersi nel pieno delle sue funzioni altrimenti diventerebbe una sorta di "commissario", di "presidente esterno", ed è per questo che gli stessi "attori piccoli o grandi" (molti di questi) non accettano la scelta compiuta da un partito o chi per esso ed a prescindere, dal caso specifico, (la sconfitta di Giuditta, di Pretacca, del PD) sarebbe stato un qualcosa da non fare. Così facendo non si è dato il senso della vecchia politica che avrebbe dovuto già da tempo essere in soffitta?

Infine, a giochi fatti, "lamentarsi" delle tre candidature su una lista unica presentata è altrettanto inaccettabile politicamente. Fare una lista unica senza accordo sul Presidente, perchè questo si è fatto che senso ha? Ma davvero si vuol ragionare di nuova politica? Ma quali "tradimenti" o quant'altro? E' stato tutto un errore politico fin dall'inizio e chi ha "partorito" questo errore ha "meritatamente" perso. Non parliamo della raccolta firme, lasciamo perdere.

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