Il Campionato di calcio, Lega Pro, la "vecchia" Serie C, va diventando sempre più competivo quindi più difficile. Chi vuole compiere il "salto di categoria" deve quindi affidarsi ad un allenatore "quotato" ovvero già con marcata esperienza ed allo stesso tempo di prospettiva quindi non è indicato "un giovane o un vecchio". Gli "azzardi" non fanno parte della cultura sportiva italiana e lo si è visto in categorie ben più importanti contrariamente a quanto accade, ad esempio in Spagna. In realtà come quella spagnola, però, è dominante la "cantera", ovvero le scuole giovanili alle quali le Società di "fama" danno grande importanza e vi puntano molto e con successo, infatti vengono "coltivati e cresciuti talenti" sino a farne dei "perni" della prima squadra. Tutto questo prevede Società lungimiranti, dinamiche e dal potenziale economico non indifferente capaci di "mescolare" con fuoriclasse, campioni di livello internazionale, mondiale. Non necessariamente bisogna "costruire" il Real Madrid o il Barcellona ma essere come il  Villareal (vincitore lo scorso anno di una Europa League e finalista nella Supercoppa Europea con semifinale di Champions League, quest'anno) si può. I "canarini" dimostrano a tutti che si può vincere anche essendo espressione di una "città di provincia" (Vila-Real ha 50000 abitanti). Lo stesso "principio" vale partendo dal "basso". Ad esempio, solo pochi anni fa il glorioso Rangers Glasgow era finito in quarta divisione ed oggi, dopo 10 anni, è in finale di Europa League. Si può vincere anche da Avellino, Canicattì, Monza, Bisceglie..., bastano pochi "ingredienti".

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