"Ora è il tempo di scegliere. Questa volta il quadro è chiaro e di facile lettura: l'avversario è a destra e l'alternativa siamo noi. Con i nostri difetti, con i nostri limiti ma convintamente dalla parte dei più deboli e, (è sempre giusto ricordarlo), convintamente antifascisti. Insieme facciamo la differenza. Buon lavoro ai nostri candidati: Maurizio Petracca, Caterina Lengua, Carlo Iannace, Toni Ricciardi, Rosetta D'Amelio. Dalla parte giusta della storia". E' la dichiarazione di Gerardo Capodilupo, Presidente dell'Assemble provinciale irpina del Partito Democratico. Una dichiarazione importante, che segue quella di "attacco" da parte di Livio Petitto, verso il PD nazionale "accusato" di "scarsa, per non dire nulla, considerazione di cui la nostra regione gode a Roma" (link a piè di pagina); Le dichiarazioni del Consigliere regionale "seguite" alla rinuncia di Umberto Del Basso De Caro alla candidatura non manifestavano dichiarazioni di voto contrarie, assolutamente no ma oggi, le parole di Capodilupo andrebbero, dovrebbero andare ad eliminare qualsiasi ipotetico equivoco; potrebbe esserci quindi una "unità" anche, volendo essere "pignoli", resta da verificare se totale (ovvero su tutti i nomi) o parziale (quindi se solo Senato o anche Camera). Molto probabilmente, in analisi politica, è Carlo Iannace il candidato al quale non si può dire no per la sua nota compostezza oltre che il suo impegno (Chirurgo, Primario della Breast Unit dell'ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino) sul territorio, anche e soprattutto per la prevenzione del tuomore al seno. Il "primario" della Camminata Rosa.

Politiche; De Caro rinuncia: Candidatura non contendibile Petitto: PD nullo.

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