Le Elezioni Politiche del 25 Settembre hanno dimostrato inequivocabilmente il fallimento della linea politica di Vincenzo De Luca, qualora ve ne fosse una. Il PD in diverse tornate elettorali ultime ha "beccato" sonore batoste e sostanzialmente ampiamente al di sotto della già debole percentuale nazionale. La vittoria alle Regionali, risicata nel 2015 e roboante del 2020 non rappresentano un vero e proprio successo. Il centrodestra nel 2015 fu sconfitto, almeno così raccontano le cronache (mettiamola così) a seguito dell'improvviso - quello che verrebbe così descritto, definito - "patto di Marano" e nel 2020, il centrodestra, non aveva costruito una coalizione competitiva per contrasti interni ed assenza di leade interni ed "assenza territoriale" di alcuni partiti. Bisogna ben ricordare che se non vi fosse stata l'emergenza COVID, però, nonostante tutto quanto stiamo "dicendo", il centrodestra se la sarebbe "giocata" e forse, come recitavano i sondaggi, avrebbe vinto. Con le ultime Politiche e la vittoria del centrodestra e soprattutto di Fratelli d'Italia le cose sono destinate a cambiare o ptrebbe accadere. Il PD "a trazione De Luca" non andrà da nessuna parte e l'opposizione interna si fa sempre più forte e coesa a partire da Benevento e Caserta (il territorio casertano dice molto e qualcuno dovrebbe capirlo). E' tempo che si "svegli" anche il PD di Avellino, l'area interna dove i "dem" hanno riscosso la percentuale maggiore, sul "podio" tra quelle nazionali. Nonostante questo il PD in Campania e sotto la media nazionale, ben al di sotto. Per ripartire anche in vista delle Regionali del 2025 (non così lontane) bisogna cambiare ora. Come? Non essere così vicini a De Luca ma fare una politica "territorialmente egoistica". Il PD irpino e quello sannita devono fare una sola cosa: Imporre a De Luca due Assessori ovvero Carlo Iannace e Maurizio Petracca (senza che si dimetta da Consiglio in quanto lo Statuto pare non lo preveda) e diciamo anche al posto di chi: Felice Casucci e Nicola Caputo, quindi l'espressione "mastelliana" e quella di Italia Viva, anche se, da quanto accaduto, non si capisce se sono vicini, dentro o lontani o fuori da quei partiti. Se il PD irpino non fa questo, non servirà a nulla sbandierare il successo a queste Politiche.

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