"Una cosa non capisco. Oggi sparlano e ciarlano su un partito che ha perso 600000 voti circa dal 2018 ma non si rendono conto che tutti gli altri pseudo partiti dal 2018 ne hanno perso milioni. Mah misteri della mente umana". L'analisi del voto alle Politiche di Domenica 25 Settembre, che fa Antonio "Tony" Cucciniello del PD, vicinissiomo alle posizioni di Maurizio Petracca. "L'unica cosa reale è che la gente non va a votare perché le proposte non convincono, e quelle che ci sono si travasano l'una dallaltra. Per questo motivo bisogna ricostruire dal basso, dalle fondamenta, la riconciliazione e la discussione con il popolo".

Il Partito Democratico irpino si è ritrovato ieri, Sabato 1 Ottobre, per "confrontarsi" in un'Assemblea pubblica, di fatto inutile perchè arrivata troppo presto. Le cause della sconfitta dei "dem", in Campania e quindi anche in Irpinia seppur con risultati discreti rispetto a quelli delle altre Città, risultati, anzi, tra i migliori sul piano nazionale, sono palesi e le conoscono tutti e tutti le conoscono da prima del 25 Settembre, perchè questa era una sconfitta annunciata. Confrontarsi su quanto si sapeva non servirà a nulla. Bisognerà confrontarsi su un modo nuovo di essere se lo si capirà.

La maggior parte, espone le proprie tesi sui social, qualcuno lo fa d'all'alto di non si capisce quale "piedistallo", visto che si "esprime" senza però mai rispondere ad un commento ed è anche questo un motivo della sconfitta ovvero la "autorenferenzialità" che qualcuno "vanta" senza averne motivo altrimenti avrebbe dovuto far quale quelle "tesi" in altri "luoghi". Il "problema" del PD è prima di tutto tra Salerno e Napoli ed è lì che bisognerebbe andare ad "alzare la voce". Cucciniello, in Irpinia, ci ha messo la faccia, lo ha fatto in ogni angolo, lavorando, anche e soprattutto, nel "sottobosco", portando consensi importanti e questo lo dovrebbero fare in tanti.

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