Napoli. La Regione Campania chiama a raccolta un pò tutti, dalle Associazioni di Volontariato, ai giovani quindi le scuole al fine di realizzare una manifestazione per "chiedere" la pace, la fine delle ostilità, della guerra tra Russia ed Ucraina, che sembrerebbe diventare sempre più una minaccia per il mondo intero e soprattutto per l'Europa che poco sembra fare per raffreddare gli animi. Il Presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, è impegnato in prima persona, il promotore di questo "evento" ma la realtà è che non servirà a nulla. La Pace non si "costruisce" in piazza, con slogan e bandiere. La Pace è una "condizione" da ricercare attraverso i "canali" Istituzionali che non hanno e non devono avere di bisogno di queste manifestazioni folkloristiche, perchè tali diventano senza portare ad un bel niente.Ciascuna Istituzione, deve per quanto possibile fare pressione su quella "superiore" per provare a sbloccare questo "impasse" internazionale. Bisogna dare la "sveglia" ad una Unione Europea che tace, bisogna dare una "smossa" ad alcuni Paesi, più di altri, che sembrano solo ascoltare voci d'Oltreoceano.

E' capitato sentire De Luca su come la pensa relativamente ad alcune manifestazioni, come ad esempio una sotto palazzo Santa Lucia, per il lavoro. Abbiamo sentito espressioni come quella rivolta ad un Ambasciatore che recita più o meno così: "...Manifestazione di folklore religioso..." (andate a ripescare quel video) così come su chi va in Comune per rappresentare il proprio dolore...ed ora questa. Riteniamo più giusto manifestare, seppur con controlli serrati, contro il caro bollette e così via o per tante crisi nel mondo del lavoro come ad esempio quella della Whirpool della quale, dalle parti di palazzo Santa Lucia e palazzo San Giacomo, sembrerebbero arrivare poche "notizie". Allora?

Tornando alla manifestazione per la Pace, oggettivamente servirà a poco. C'è una considerazione che fa "sentire lo sdridulo": posto che l'emergenza Covid, da Decreto è terminata a Marzo, va detto e ricordato che i casi di positività sono ancora in un numero importante e quindi perchè rischiare assembramenti? Perchè fare tante "raccomandazioni", magari, potrebbe sembrare, alle volte superflue, inutili, e poi all'improvviso questa "chiamata"? La piazza più grande andrebbe scelta a prescindere dal numero dei partecipanti proprio per mantenere più facilmente una certa distanza. Una manifestazione promossa da chi "indossa" la mascherina da due anni abbondanti tanto che alle volte capita di scambiarla per un "bianco pizzetto" è alquanto, almeno una contraddizione.  Non vorremmo che a Natale, improvvisamente, monti la "paura" e ci si lanci in Ordinanze di competenza o ai "confini" per frenare la Movida, l'aperitivo.

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