Napoli. La Giunta regionale della Campania va verso il "giro di boa" del secondo Mandato di Vincenzo De Luca. Dopo le Elezioni Politiche del 25 Settembre che hanno visto il Centrodestra conquistare la guida del Governo nazionale ed il PD sostanzialmente affondare nelle sue contraddizioni, quantomeno contraddizioni, riguardo all'offerta politica. Gli "occhi di tigre" con i quali dalla Segreteria nazionale volevano lanciarsi verso la campagna elettorale si sono, in realtà, sin da subito mostrati come quelli di un "gattino spaventato, spaesato" ed il risultato ha evidenziato una marcata differenza rispetto al partito vincitore, ossia Fratelli d'Italia. In Campania, il risultato, è stato, come altre volte accaduto, al di sotto della "media" nazionale dove, comunque, l'Irpinia, è stata la "sola" a rispondere positivamente raggiungendo le migliori "percentuali" nazionali. Le rispercussioni sono inevitabili sul Governo regionale, anche se, come al solito, il Presidente della Giunta regionale, attacca altri "livelli" del partito, di fatto, non entrando nel merito della pesante sconfitta in Campania. Pezzi del PD, già da tempo, chiedevano una inversione di rotta nelle dinamiche del partito, nel quale De Luca, rappresenta chi "da le carte", politicamente inteso sia sulla getione politica, appunto, che amministrativa. Alcune candidature, alle Politiche, in un Collegio piuttosto che l'altro, sembrerebbero dimostrare la "paura" di "agguati", che solo dalle parti di Avellino si sapeva non ci sarebbero stati e qui, in Irpinia, anche per questo, "pezzi frammentati" del Partito chiedono l'entrata in Giunta di esponenti quali Carlo Iannace e Maurizio Petracca. Alle "richieste", alle "voci", alle "insistenze" più o meno "velate" De Luca, ci viene riferito, da determinati "ambienti", sembrerebbe proprio, essere intenzionato a rispondere "picche" con l'aggiunta" di "almeno per ora". Perchè "almeno per ora"? Perchè bisogna aspettare cosa accadrà con il Governo nazionale, quale impatto esso avrà sull'opinione pubblica, quale consistenza potranno acquisire i partiti del Centrodestra in Campania, quale organizzazione si darà il PD, quale e quanto lungo sarà l'iter congressuale nazionale del Partito Democratico, chi prevarrà in Campania, con quali margine una parte sull'altra ma chiedendosi anche se una ricomposizione, una certa ricomposizione possa essere possibile in modo da evitare uno scontro che porti ad una spaccatura ancora più marcata. Chiudendo, tornando sulla Giusta, questa "enunciata" sarebbe l'idea prevalente al momento ma De Luca è capace di offrire improvvisi e repentini colpi di scena quindi le "parti" dovranno essere ben vigili.

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