Il Partito Democratico, tra qualche difficoltà o comunque delle schermaglie si avvia a celebrare il Congresso nazionale che dovrebbe tenersi il 19 Febbraio ma qualcuno sembra paventare un rinvio in quanto non ci sarebbe completo accordo sulla modalità di voto. Al momento le candidature sono quattro: Stefano Bonaccini, Gianni Cuperlo, Paola De Micheli, Elly Schlein ma il termine ultimo, almeno in base a quanto stabilito in fase iniziale,è il 27 Gennaio. Al momento, il più accreditato ad occupare la poltrona di capo del Partito è il Presidente della Giunta regionale dell'Emilia-Romagna, Bonaccini il quale è stato oggi ad Avellino e qui, come accade troppo spesso, c'è l'abilità a saltare su quello che sembra essere il cavallo vincente, sia da destra che da sinistra. insomma, in Irpinia, che si chiami Veltroni, Franceschini, Renzi, Zingaretti, si è di fatto, sempre, come maggioranza, col Segretario o con quello più accreditato e questo già la dice tutta. Bonaccini, non ha detto nulla di nuovo, nulla di particolarmente appassionante. Non ha fatto altro che ripetere il solito "refrain", quello che hanno detto e dicono tutti nel momento del rinnovo dei vertici: Centralità dei territori, dalla parte dei deboli, il rifiuto delle nomenclature, delle rendite di posizione, attenzione alle famiglie, ai lavoratori, alle famiglie. Dove sta la novità nelle parole rispetto agli altri "compagni o amici"? Quello che conta saranno i fatti e per vederli ci vorrà un minimo di tempo. Chiudiamo evidenziando lo sventolare, da parte di Bonaccini, della maglia dell'Avellino calcio ma non perchè interessato al Club (il tono è scherzoso, qualcuno potrebbe non comprendere quindi è meglio ribadirlo). Sarà, "solo", il prossimo Segretario PD (se non ci saranno stravolgimenti) quel Segretario che molti (la "base") si augurano sia radicalmente diverso dagli altri.

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