Netta sconfitta per l'Avellino a Cerignola contro la Audace. Nel momento in cui bisognava dimostrare di aver cambiato rotta, i biancoverdi, sono piombati in quell'anonimato che è caratteristica di questa stagione del Campionato di Lega Pro, Girone C. Un calciomercato di riparazione, che secondo alcuni, avrebbe portato, o dovuto portare ad una svolta significativa, la prova contro i gialloblu sembrerebbe dimostrare che nulla è cambiato. La posizione play-off è in bilico ma arrivarci, visto la mediocrità delle componenti il girone, non rappresenterebbe una conquista. Contro il Cerignola una sconfitta senza appello maturata nel secondo tempo, ancor più dopo essere passati in vantaggio e questo potrebbe essere indicativo rispetto alla condizione fisica ed alla tenuta "psicologica", al mordente, alla fame di vittorie, alla voglia e forza di emergere: questo dovrebbe far piantare i piedi a terra ad una tifoseria facilmente entusiasmabile rispetto a pochi risultati positivi in continuità. La realtà è quella che i "fatti" dimostrano ovvero 36 punti in 27 partite. A Cerignola il tabellino riporta: Russo al 53° poi il tris dei padroni di casa con Achik autore di una doppietta al 59° e 69° con Malcore che mette il sigillo all'82°. Oramai "testa bassa e lavorare, dirlo, basterebbe?

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