Il Partito Democratico indica un solo nome alla Segreteria regionale campana (Rosetta D'Amelio). Un partito, di fatto spaccato in tutte le province. se non, addirittura, frammentato è capace, più o meno all'improvviso, di esprimere una candidatura unitaria (il che non vuol dire affatto unanime)? Quando è iniziato questo percorso? A leggere talune dichiarazioni, la "partecipazione" della Segreteria nazionale avrebbe avuto un ruolo?!? Davvero è possibile sia avvenuto in una misura incisiva? Una Segreteria "lettiana", dimissionaria da mesi, dopo la pesante sconfitta alle Politiche di Settembre 2022, conseguenza di strategie contestate da più "pezzi dem", ed al passo di chiusura, è stata ascoltata o interpellata oltre l'eventuale formalità dovuta? Quanto è credibile? Un Partito che a Caserta ha voci importanti ed imponenti contrastanti con i vertici dell'Amministrazione di palazzo Santa Lucia a Napoli e per questo basta guardare a via Santa Lucia ed al Centro Direzionale per trovare le profonde diversità politiche. A Salerno, il partito non elegge in Parlamento il Vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, e solleva malumori multipli. A Napoli la guida appartiene ad una mozione diversa con la Elly Schlein opposta a Stefano Bonaccini che è "portato" da Vincenzo De Luca. A Benevento la "lite" dopo le Elezioni con contestazioni "scritte", avvicendamenti vari con il Parlamentare della scorsa Legislatura non ricandidato in quanto non contendibile il Seggio. In più il Sindaco del Capoluogo Sannità ha vinto contro un "dem" ed anche in quella occasione polemiche varie per appoggi non arrivati o che non sarebbero arrivati da Salerno-Napoli. Infine Avellino: Un PD "capace" di non avere un Segretario per sei anni e le contrapposizioni acremente belligeranti sino ad arrivare alle Carte Bollate "trasmesse" in Tribunale hanno marcato questo lunghissimo periodo ed inoltre, ma solo in parte "diciamo", polemiche sui tesseramento, candidature non accettate, abbandoni, svecchiamento da mettere in atto, invocazioni di "pensionamento" e quanto altro sino ad arrivare a Nello Pizza Segretario provinciale eletto meno di un anno addietro e comunque discusso. In tutto questo Maurizio Petracca ha conquistato, nel 2020, la leadership del partito, da "new entry" arrivando all'essere rieletto in Consiglio regionale, determinando vittorie in diversi Enti Locali oltre che Amministratori ma anche a questi la "maledizione" di un partito che non sa trovare stabilità, si è abbattuta con la diversità di vedute col Presidente della Provincia, Rizieri Buonopane (ne abbiamo "parlato" in altro pezzo poche settimane or sono) passando per le polemiche seguite alle Elezioni Politiche dove Petracca non ce l'ha fatta per, eventualmente, qualche "dinamica" che non è andata per il verso giusto, individuata ed individuabile. Un Partito così spaccato o frammentato con ulteriore fuoco che sembrerebbe covare sotto la cenere può raccogliersi intorno ad un solo candidato alla Segretria regionale? Un candidato quindi nominato? Qualcuno vuol ricordare se c'è stata spaccatura nell'asse Petracca-Damelio alle Regionali? 16000 preferenze contro 10000 non sono esattamente l'espressione di un "double". Chi ringrazia De Luca dovrebbe sapere che i "conti unitari", politicamente, difficilmente torneranno e le candidature per i prossimi appuntamenti elettorali sino ad arrivare alle prossime Regionali potrebbero diimostrarlo.

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