"Ad una settimana dalle Primarie del Partito Democratico, lo scenario politico nazionale è cambiato. Tutto si può dire, ma certamente quelle di Domenica 26 Febbraio sono state un momento di cambiamento per la politica nazionale che incideranno sul futuro del nostro bel Paese". Roberta Santaniello, riferimento del PD irpino e campano nonchè attiva in quello nazionale, sempre pronta ad analizzare in chiave realistica e pragmatica le evoluzioni i cambiamenti nel Partito e così fa anche questa occasione che ci si trova dinanzi ad una "rivoluzione". Anticipa gli altri che non la vedono arrivare, parafrasando la Schlein. In un certo senso "segue" quanto precedentemente analizzato da Cinquerighe e che qualche "vecchio" esponente fatica a ritrovarsi nella nuova giovane Segretaria nazionale, o ad avvicinarsi, pur essendo, al lei vicina, o meglio alle posizioni che rappresenta, e questo in tempi non lontani, anzi. Un partito che in troppe voci femminili e saltuariamente femminista si accoda spesso all'uomo, tra l'altro presunto forte, di turno. La Santaniello, invece, riconosce, condivide i temi della nuova Segretaria e li "allarga, amplia" invitando ad un PD che abbia la vocazione maggioritaria. La Santaniello parte, ricordiamolo, dalle posizioni di Stefano Bonaccini, lo sconfitto ma dimostra sin da subito spirito unitario, non nascondendo a se stessa ed agli amici e compagni, inequivocabili dati di fatto dai quali si parte. "Alla nostra segretaria Elly Schlein, continua la Santaniello, un compito primario. Quello di tenere il PD unito e coeso. Condivido con lei la scelta di dare al nostro partito una nuova chiave identitaria. D’altronde una delle critiche più note al pd di questo ultimo periodo era che non si capiva quale messaggio si voleva dare. Bene allora i temi identitari, lavoro, diritti etc. Bene, benissimo. Unica cosa che siano trattati in chiave di vocazione maggioritaria. È quella la sfida del Partito Democratico. Avere la capacità di parlare a sinistra, a centro, ai riformisti, ai moderati. Allora lavoro? Significa si salario minimo, ma significa anche dipendenti pubblici, operai, imprenditoria. Significa stipendi, adattamento agli standard europei. Significa incentivi agli imprenditori, giovani o meno giovani, alle nuove assunzioni. Insomma, decliniamo un tema ma facciamolo parlando a tutti i mondi che lo compongono. È questo quello che deve fare un partito democratico che ha vocazione maggioritaria. Che ha la volontà di diventare di nuovo guida per questo Paese di risposta alle destre. È questo che possiamo fare per dare risposta alla maggior parte dei nostri cittadini.Sono certa che questa sarà la nostra strada".

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