"Sono in silenzio solo per riflettere. Perché è giusto riflettere. Chi non lo fa, tenta di mettere la polvere sotto il tappeto. ma non siamo e non sono andata da nessuna parte. Io come altri. Tranquilli, che per mandarci via ce ne vuole". Roberta Santaniello, esponente del Partito Democratico esprime un "sentimento" di riflessione che segue il "voto rivoluzionario" delle Primarie del 26 Febbraio che ha portato alla guida della Segreteria nazionale, Elly Schlein spostando l'asse più a sinistra, verso una sinistra apparentemente radicale o comunque più "dura" rispetto alle proposte di Stefano Bonaccini, appaggiato dalla grande maggioranza (ora, proprio su proposta della Schlein, Presidente dell'Assemblea nazionale) ed anche dalla Santaniello. La stessa ha un approccio moderato verso il cambiamento e lo fa maturando, metabolizzando il risultato così come fatto quando Matteo Renzi lasciò il Partito. Ad ogni riflessione fa seguito una decisione ponderata quindi tale da rendere armonico, convinto il proseguire. Non bisogna quindi accodarsi al vincitore senza riflettere e questo lo fanno in tanti, lo hanno fatto in tanti in passato. 

Santaniello, PD: Condivido la Schlein che pensa ad una nuova chiave identitaria.

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