La sicurezza dei lavoratori costituisce uno dei compiti primari svolti dall’Arma dei Carabinieri, quotidianamente impegnata in un capillare controllo della legalità sui luoghi di lavoro.

Pertanto i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, unitamente al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro e in stretta sinergia con i funzionari dei competenti Ispettorati Territoriali del Lavoro, hanno intensificato i controlli in ambito provinciale, al fine di garantire sicurezza e rispetto della legalità anche sui luoghi di lavoro, ancora troppo spesso scenari di incidenti che il più delle volte risultano conseguenza dell’inosservanza di normative e procedure di sicurezza.

Nell’ambito di tali servizi, i Carabinieri hanno deferito alla Procura della Repubblica di Avellino 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di violazione alle norme di cui al D.Lgs 81/2008 “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro”.

Nello specifico, i militari dell’Arma, unitamente a personale dell’Ispettorato del Lavoro di Avellino, hanno proceduto al controllo di 9 aziende impegnate in cantieri edili pubblici e privati, e sarebbero state alcune gravi violazioni.

Le principali inadempienze riguarderebbero la formazione dei lavoratori sui rischi per la salute, l’omessa verifica delle condizioni di sicurezza, la mancata nomina del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, nonché l’omessa redazione/verifica del Piano Operativo di Sicurezza (POS) inoltre sarebbe stata riscontrata la presenza di un lavoratore non regolarmente assunto.

Oltre alla denuncia in stato di libertà e alla sospensione temporanea dei lavori, sono state elevate ammende e sanzioni per un ammontare di circa 50.000 euro.

Tali controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni nell’intera provincia.

Tale comunicazione è effettuata nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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