Indagini contro il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione da parte dei Carabinieri della Compagnia di Solofra, che hanno denunciato in stato di libertà un uomo e una donna di origini straniere. Le indagini dei Carabinieri sono partite monitorando alcuni siti internet, spesso utilizzati come bacheche di annunci a sfondo sessuale, su cui soggetti dediti all’attività di meretricio pubblicizzano le loro prestazioni ai potenziali clienti in cerca di “avventure”, con il numero da contattare per concordare gli appuntamenti durante i quali consumare rapporti sessuali a pagamento; questo inteso in linea  genrale. I militari dell’Arma, hanno individuato un immobile sospetto dove, in fase di indagine, si ipotizzava fosse esercitata la presunta illecita attività, che sarebbe stata pubblicizzata online con tanto di fotografie. Iniziata così un’attività di monitoraggio. Durante i controlli, sarebbe stato notato un continuo via vai di persone che sembrerebbe si recassero presso quel locale, e si sarebbero trattenuti per brevi periodi, ritenuto in indagine, eventualmente, compatibili con la consumazione di rapporti sessuali.

Nel corso delle indagini, gli operanti hanno identificato alcune persone che, avvicinate discretamente, avrebbero confermato la natura delle prestazioni offerte all’interno del locale.

Ai Carabinieri non è restato altro da fare che accedere ed avrebbero  trovato un’avvenente donna di origini straniere ed un suo connazionale.

Durante l’ispezione sono stati rinvenuti due telefoni cellulari, si ipotizza in indagine, presumibilmente utilizzati per organizzare gli appuntamenti, e una somma in contanti di circa 1.200 euro.

La mole di elementi raccolti ha permesso di delineare un quadro indiziario che, d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino, ha portato al deferimento dei due soggetti, ritenuti, in indagine, presunti responsabili di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Sono in corso ulteriori indagini.

Tale comunicazione è effettuata nel rispetto dei diritti degli indagati (da ritenersi presunti innocenti in considerazione dell’attuale fase del procedimento – indagini preliminari – fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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