Iren Mercato S.p.A., società appartenente al Gruppo Iren, ha perfezionato l’operazione di acquisizione del 100% del capitale sociale di Sidiren S.r.l., società di nuova costituzione cui è stato precedentemente conferito il ramo d’azienda proveniente da Sidigas.com S.r.l., operativo nella vendita di gas naturale. Sidiren ha un portafoglio di circa 52 mila clienti gas, dei quali circa il 95%

Prevale il segno "meno" negli scambi finanziari a Piazza Affari, la "Borsa" di Milano. L'indice Ftse Mib chiude a -0.84 mentre lo "spread" tra i BTP italiani e i BUND tedeschi si attesta a 161,8 punti. Per quanto riguarda l'Euro, la moneta dell'Eurozone, guadagna sull'USD (il Dollaro statunitense): 1, 37419. Tra i titoli in calo, Pirelli, Ansaldo, Fiìnmeccanica. Dopo le

Chiusura della Borsa milanese (lunedì 5 settembre) con una perdita del Ftse Mib del 4,83% a 14.333,91 punti, scendendo, così, al di sotto della quota 15.000, ritenuta la soglia di "sopravvivenza" in questa estate di crisi. Gli All Share -4,73. In questo lunedì che è stato di chiusura a Wall Street per la festività del Labour Day ha visto i mercati europei colare a picco difronte alla ennesima constatazione della voragine che sta

Borse europee a picco in questo primo venerdì di settembre. Il dato che ha “destabilizzato” le già difficili “sedute” di queste ultime settimane è stata è stato quello relativo alla Disoccupazione negli Stati Uniti che si conferma sopra il 9%. Dato non commentato dal Presidente Barack Obama e quindi aspetta l’8 settembre quando il Capo della casa Bianca presenterà al Congresso a camere riunite il suo piano per

Chiusura positiva della Borsa milanese. Il FTSE Mib chiude col segno + 2,3% a 15.140 punti. Il Dax di Francoforte +2,44% e il CAC 50 di Parigi +2,20 a 3.156 punti. La Borsa di Londra è stata chiusa per festività. Tra i titoli abbiamo: Bancari: Banca Mediolanum, +5,3%; Banca Intesa, +3,0%; Banco Popolare, +2,4%; Unicredit +2,3%; Popolare di Milano, +1,9%; Mediobanca +1,9%; Ubi Banca +0,9%; Banca MPS (Monte paschi Siena) -0,1%.

La Borsa di Milano lima le perdite dopo le parole del Presidente della Federal Reserve, la Banca Centrale degli USA, Ben Bernanke (foto con Presidente Usa Obama), il quale analizzando il dato del PIL americano relativo al secondo trimestre 2011 (+1% rispetto pero all’1,3%, previsione di un mese fa) lascia capire che la ripresa dalla crisi avrà un percorso più arduo di quel che si pensava ma ci sarà. Il numero uno della Fed ha

“Ripresa” a Piazza degli Affari con chiusura positiva della Borsa. A dare “respiro” alle contrattazioni sono state le notizie provenienti dalla Libia, di un Gheddafi prossimo alla destituzione. Il Ftse Mib ha guadagnato l’1,78% a 14.861 punti, mentre il Ftse All Share è avanzato dell’1,84% a quota 15.697. Stabile lo spread tra i Btp e Bund tedeschi, circa 287 punti contro i 285 di venerdì scorso. Poco al di

Dopo il “giovedì nero” che ha visto la Borsa di Milano chiudere con una perdita del 6,15%, un’altra giornata negativa, quella odierna. Chiusura del Ftse Mib -2,46% a 14.602 punti, la peggiore delle europee e Ftse All Share a quota 15.414 il che vuol dire aver “bruciato” 7,3 miliardi di capitalizzazione. Londra sotto dell’1,01%, Parigi -1,92% e Francoforte – 2,19%. “Volando” a New York, Wall street, al momento il Dow

La notizia del Pil (Prodotto Interno Lordo) tedesco che fa segnare una crescita nettamente al di sotto delle attese, circa 0,1% nel secondo trimestre del 2011 (non si registrava una percentuale così bassa dal primo trimestre del 2009) incide sulle contrattazioni a Piazza Affari. La Borsa vede i principali listini europei chiudere col segno. A Milano il Ftse Mib cede lo 0,87% e il Ftse All Share lo 0,80% Per quanto riguarga le

In Borsa. Il FTSE MIB, (futsi mib, questa la pronuncia) è l’indice azionario più significativo della Borsa italiana. Non è altro che il paniere in cui si “riversano” le azioni delle 40 maggiori società italiane ed estere quotate sui mercati gestiti da Borsa Italiana. Il FTSE MIB è nato dalla fusione tra Borsa Italiana (S&P Mib) e il London Stock Exchange. È operativo dal 1º giugno 2009 e rappresenta l'80% (circa)