Roberto Fico, nato a Napoli il 10 Ottobre 1974 è il nuovo Presidente della Camera dei Deputati. Il Deputato, meglio il "Portavoce"  del Movimento 5 Stelle è stato eletto con 422 voti quindi con una maggioranza molto ampia visto che il quorum a Montecitorio è di 311. Un accordo tra i pentastellati ed il centrodestra compatto ha portato a questo risultato molto importante anche dal punto di vista

"Organizziamo un momento pubblico, aperto, per ascoltare le voci di chi ha qualcosa da dire sul Pd di oggi e sul Pd che sarà". Carmine De Blasio, ex Segretario, l'ultimo, dimessosi il 16 Gennaio del 2016 e da allora il PD non trova pace, chiama a raccolta quanti hanno ancora a cuore le sorti del partito. Un momento di riflessione, "A Microcrofono Aperto", il logo ricorda un pò quello di Amici,

"Umberto non è un fesso. Significherebbe perdere prima di iniziare". E' una delle reazioni alla "voce" che sembra "montare nell'aria" relativa ad un dialogo tra il Deputato PD, Umberto Del Basso De Caro, sannita (qualcuno comincia a sottolineare la provenienza geografica, pur se eletto nel collegio Irpinia-Sannio) e Maurizio Petracca, Consigliere regionale di "Italia

Avellino. Il Commissario politico del PD irpino, il Deputato toscano David Ermini ha "fissa in testa l'idea di tenere il Congresso provinciale prima delle amministrative ma la realtà è tutto ancora in alto mare". Questo è quanto "filtra" da via Tagliamento. Non si escludono, comunque, colpi di scena in un senso o nell'altro, visto che le insistenze che "suffragano" questa

Il PD è allo sbando più totale e non potrebbe essere altrimenti vista la "guida politica" di Matteo Renzi che negli anni della sua segreteria, il "3 +1" (i due mandati finiti anzitempo, il secondo a distanza di 10 mesi. Qualcosa vorrà pur dire?) ha portato il partito sotto la soglia del 20%, (18) alle ultime Politiche. Un PD che ha perso il contatto con quella che era la sua realtà di

“Il dato che emerge da queste elezioni è chiaro: un centro sinistra ormai sul viale del tramonto - d’altronde il risultato era già stato anticipato dall’esito referendario del 4 Dicembre – e un M5S che cavalcando dissenso e malumori diffusi riesce a fare en plein al Sud. L’incalzare di inutili polemiche sulle posizioni in lista, seguite dall’arroganza di pretendere candidature in

"Mentre continuano le defezioni che impoveriscono gravemente il Partito, assisto sempre più basito, al proliferare di incontri e dibattiti di area che mi pare contribuiscano soltanto ad aggiungere confusione a confusione. Più giorni passano e più la situazione si fa seria ed invece di prenderne coscienza si continua a discutere pensando di contribuire a risolvere mentre invece non si fa altro che

“Le liste fatte all’improvviso, quelle dell’ultimo momento, non saranno prese in considerazione se non rispettano le regole del Movimento. C’era, infatti, un termine da rispettare ed era quello del 30 Gennaio. La proroga del 20 Marzo è servita soltanto a prevedere qualche piccola integrazione per chi già aveva provveduto entro il primo termine, le regole sono chiare, così come il

"Incredibile quante parole inutili dopo il 4 marzo. In Irpinia ancora si riflette, si  analizza e si cerca di capire cosa sia accaduto al e nel Pd. Si sta dando tempo ai "morti di resuscitare". Chiara Cacace esponente del PD irpino è molto "dura" verso il suo partito ma lo è da un paio di anni oramai e quindi la sua "critica" è affidabile perchè non riferita alla

“Intorno al Partito Democratico occorre costruire un progetto di centrosinistra per la città di Avellino. La matrice deve essere la visione di un capoluogo che riacquisti la funzione di comune guida dell’intera provincia, e la scelta deve cadere su persone credibili, autorevoli, che siano anche espressione dell’associazionismo e della società civile. Chi immagina liste personali e sganciate da un