"Abbiamo partecipato con impegno e passione ad una sfida che sapevamo difficile: provare a cambiare il nostro Paese. Abbiamo visitato tanti comuni della provincia, siamo stati presenti nei mercati e nelle piazze, abbiamo offerto il nostro punto di vista su di una riforma non perfetta, ma adeguata al bisogno di cambiamento da tutti avvertito. Gli italiani, anche per un errore iniziale del premier non corretto in tempo o a

"Ora Di Maio, Berlusconi, De Mita, D'Alema scrivano le riforme. A noi resta un 40 % tutto nostro, a voi un 60% di accozzaglia generale". Le parole di Roberta Santaniello, Presidente (ancora, se non andiamo errati) del disatrato PD irpino fa questa analisi del voto, dalla sua pagina Facebook. Ribadendo, per chi volesse interpretare a suo modo, quindi una realtà diversa dalla realtà, fantasiosa che il

Il Referendum costituzionale con la netta affermazione del NO ha "inabissato" il PD nazionale e ancora di più quello irpino. Per quanto riguarda Avellino e la sua provincia, questi "luminari della politica piddina", davvero credevano che affidarsi a Umberto Del Basso De Caro, sottosegretario al Ministero delle Infrastrutture potesse apportare quella spinta per avviare il partito al successo locale? Dalla

Il Referendum costituzionale sulle Riforme alla Legge "fonfamentale, principale dello Stato ha visto il netto e inatteso, nella percentuale, successo del "NO" con il 60 contro il 40 a livello nazionale inglobando nei SI' anche il voto "estero" che ha avuto una percentuale "doppia" rispetto ai NO. Avellino e l'Irpinia che, nella maggior parte delle elezioni politiche o nel voto referendario

I primi exit poll darebbero avanti il NO di oltre 10 punti. Il Referendum costituzionale si avvierebbe ad essere una sconfitta pesantissima per Matteo Renzi e la sua "eterogenea" maggioranza. Una eventuale sconfita che andrebbe molto oltre le "previsioni" ma che comunque era nell'aria visto l'enorme sforzo profuso dallo stesso Premier e Segretario del PD nella campagna referendaria attraversando in

"Ha perso la democrazia! Da mesi siamo presi da questa assurda campagna referendaria. Assurda non certo per il contenuto, importantissimo, ma per il clima"; L'amaro commento di Antonio De Feo Segretario del circolo PD di Serino, "E. Berlinguer" al termine di una lunga campagna campale referendaria. "Lasciamo perdere la personalizzazione di Renzi, la contrarietà di Bersani o Speranza e lo scontro

Ore 23; Seggi chiusi; Al termine delle "operazioni burocratiche" via allo spoflio. Basta un Si o un No per decretare il "destino" della Carta costituzionale, un "ammodernamento" o il "vecchio", buono o male che sia? Tra qualche ora la "risposta" data dagli italiani. Da registrare, un dato, al momento non definitivo, quello della partecipazione straordinaria che ha raggiunto una

Operazioni di voto in corso, sino alle 23 per decidere se rendere applicabili le modifiche alla Carta Costituzionale. Alle ore 12 w alle ore 19 hanno votato per il Referendum in Campania alle ore 12 il 15,12% alle 19 il 46,44%, al secondo rilevamento, il 13% in meno rispetto alla media nazionale (57,24%) (cliccando qui e leggerai come hanno votato le citta e le province campane). Per quanto riguarda lo "specifico" di

Si sta votando per il Referendum costituzionale, dalle 7 di questa mattina sino alle 23, unica "tornata". L'affluenza alle urne, per promuovere o bocciare la riforma del Governo di Matteo Renzi, alle ore 19 è pari al 57,24%. Nei Referendum costituzionali (2) precedenti, il 60% non era mai stato superato quindi si va verso l'ampio superamento della soglia record. L'affluenza così "ampia"

Le matite cosiddette "copiative" sono indelebili così come, tra l'altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera, nel 2013  e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale. Il ministero dell'Interno, in media ogni anno, ne acquista un certo numero, basandosi sul fabbisogno storico, per rifornire i depositi ed essere in grado di rifornire le Prefetture man